Ricevute fiscali addio
dal 1° luglio 2019 non si possono più emettere ricevute fiscali a titolo di corrispettivo. Riportiamo di seguito, articolo del sole 24 ore, su interrogazione ad agenzia delle entrate, in merito a questo argomento.
dal 1° luglio 2019 non si possono più emettere ricevute fiscali a titolo di corrispettivo. Riportiamo di seguito, articolo del sole 24 ore, su interrogazione ad agenzia delle entrate, in merito a questo argomento.
Ho inviato la fattura ma mi è stata scartata con Codice errore 00001, che cosa significa?
il Codice errore 00001 indica che il Nome file non è valido.
Le regole per la nomenclatura del file sono riportate nella pagina del sito: Predisporre la FatturaPA
Il
Codice errore 00002 indica che il Nome file è duplicato.
Ogni
file inviato al Sistema di Interscambio deve avere un nome diverso da
qualsiasi altro file inviato in precedenza. E’ possibile, ad
esempio, rinviare una fattura già scartata dal SdI, una volta
corretto l’errore, con lo stesso numero di fattura, ma rinominando
il file. Le regole per la nomenclatura del file sono riportate nella
pagina del sito Predisporre
la FatturaPA
Ho inviato una fattura ma mi è stata scartata con Codice errore 00200, che cosa significa?
Il
Codice errore 00200 indica che il File non è conforme al formato.
Si
consiglia di verificare la conformità al formato FatturaPa del
documento che si intende inviare.
Il SdI, infatti, controlla la
corrispondenza con lo schema XML del file trasmesso e la presenza dei
dati definiti obbligatori.
Il
Codice errore 00305 indica che l’ IdFiscaleIVA del
CessionarioCommittente non è valido.
In generale si ricorda che
non è possibile inserire nel campo <idFiscaleIVA> il Codice
Fiscale. L’ IdFiscaleIVA (<idFiscaleIVA>
Il numero di
identificazione fiscale ai fini IVA è costituito da:
<IdPaese> codice della nazione che ha attribuito l’identificativo fiscale al soggetto (es. IT, DE, ES,..);
<IdCodice> numero di partita IVA (per i residenti in Italia) o codice IVA per gli altri.
Il
Codice errore 00311 indica che il Codice Destinatario inserito non è
valido.
Si consiglia di verificare attentamente il Codice
Destinatario del servizio di fatturazione elettronica su IPA (Indice
delle Pubbliche Amministrazioni) o presso l’amministrazione
destinataria della fattura.
Il
Codice errore 00312 indica che il Codice Destinatario non è
attivo.
Si consiglia di verificare attentamente su IPA (Indice
delle Pubbliche Amministrazioni) la data di attivazione del servizio
di fatturazione elettronica associata al Codice Destinatario
riportato in fattura.
Il SdI, infatti, controlla non solo
l’esistenza del codice identificativo del destinatario su IPA ma
anche che la data di avvio del servizio di fatturazione elettronica
sia antecedente (o al più uguale) a quella dell’invio della
fattura.
L’ufficio centrale denominato “Uff_eFatturaPA” nasce come misura eccezionale per far fronte ad eventuali inadempienze delle amministrazioni; è generato su IPA dall’AGID in ottemperanza ai chiarimenti di cui alla circolare 1 del 31 marzo 2014 del Dipartimento Finanze, del Ministero Economia e Finanze, e del Dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del consiglio dei Ministri. Tale Ufficio “virtuale” può essere eliminato su richiesta dell’Amministrazione solo dopo 12 mesi dall’avvio. Essendo una misura cautelativa, l’utilizzo deve essere opportunamente controllato. In particolare su tutte le fatture inviate ad un ufficio centrale, cosi come chiarito dalla circolare di cui sopra ed indicato nelle specifiche tecniche di colloquio con il SDI, il SDI, sulla base dell’identificativo fiscale del cessionario indicato in fattura, verifica sull’indice delle PA la presenza di uffici con il servizio di fatturazione elettronica attiva.
Se in corrispondenza dell’identificativo fiscale del cessionario esiste un unico ufficio “ordinario” con il servizio di fatturazione elettronica attivo (oltre all’ufficio centrale), allora la fattura viene scartata (codice scarto 00398) con l’indicazione dell’ufficio corretto da utilizzare;
Se in corrispondenza dell’identificativo fiscale del cessionario risultano più uffici ordinari con il servizio di fatturazione elettronica attivo, ovvero il solo ufficio centrale, la fattura viene inoltrata.
D: Se il cliente ci chiede il nr. Ordine nel campo 2.1.2.2 <idDocumento>, dove dobbiamo compilare in BUSSTOP questo campo ?
R: è il classico “Riferimento ordine cliente” che trovate in prenotazione
D: cosa fare per servizi spezzati la cui andata è nell’anno 2018 e il ritorno nel 2019 e si deve emettere una fattura anticipata ?
R: non si devono assolutamente raggruppare i servizi o metterli insieme con riferimento. Il programma non stamperebbe la fattura.
Si deve invece intervenire temporaneamente sulla scheda cliente, pagina Vendite per cambiare l campo “Fatturazione” da “Per singolo servizio” a “Riepilogativa” Terminata la fatturazione si può ripristinare la scheda cliente.
D: Inviando una fattura B2B ci viene segnalato un errore sul pagamento, dalla piattaforma dell intermediario
D: l’identificativo fiscale (P.IVA o codice fiscale straniero) non è tra i campi del pre controllo SDI ?
D: i codici CUP o il CIG, vengono riportati in fattura elettronica solo e se è riempito il campo Riferimento ordine cliente. Come fare per non dimenticarsene ?
La fattura B2C sempre attraverso l’agenzia delle Entrate
A uso programmatori
Contribuente mensile
Annotazione fatture emesse
Le fatture di cui all’art. 21 comma 4 terzo periodo lettera b sono registrate entro il giorno 15 del mese successivo a quello di emissione e con riferimento al mese medesimo
Emissione e annotazione fatture
Dal 1° Gennaio 2019 la fattura elettronica sarà obbligatoria anche per le fatture tra privati. (B2B e B2C)
Requisiti | Dettagli |
---|---|
Limite dei ricavi e compensi | Da € 25.000 ad € 50.000 a seconda dell’attività esercitata |
Spese per lavoro dipendente e assimilati | Non superiori ad € 5.000 lordi |
Beni strumentali | Costo complessivo non superiore ad € 20.000 |
Premessa
può utilizzare questo servizio, la società che ha un numero massimo di sostituti d’imposta di 20 soggetti percipienti. (coloro che espongono ritenuta di acconto in fattura)
E’ importante che il soggetto che si iscrive a fisco on line, sia anche quello iscritto all’anagrafe tributaria. Se non si è sicuri, chiedere al commercialista o chiamare direttamente l’agenzia delle entrate.
Le seguenti informazioni, sono state rilasciate telefonicamente dall’agenzia delle entrate, chiamando il n. di telefono 800 299 940
Come si procede
Passaggio 1
Cliccare sul link agenzia delle entrate
mettere il ceck su Persone Fisiche
e sul flag
e poi premere Richiedi il codice PIN
Vi verranno richiesti alcuni dati che per comodità e precisione, conviene richiedere al commercialista
Premere il bottone Invia
Vi verrà rilasciato un codice parziale di 4 cifre ed entro 15 giorni, verrà recapitato all’indirizzo di residenza, una lettera con la restante parte del codice
Riepilogando il codice sarà di 4 (rilasciato subito) + 6 numeri (via lettera) = 10 numeri totali
Conservate questo codice
Passaggio 2
da eseguire solamente dopo aver ottenuto l’intero codice personale
Cliccare sul link agenzia delle entrate
mettere il ceck su Società e, piú in generale, tutti i soggetti diversi dalle Persone fisiche (c.d. Pnf), che presentano la dichiarazione dei sostituti d’imposta per un numero massimo di 20 soggetti percipienti
e sul flag
e poi premere Richiedi il codice PIN
Vi verranno richiesti alcuni dati di cui ora siete in possesso ed in particolare:
Codice Fiscale del Rappresentante
Codice PIN assegnato al rappresentante (ottenuto con il Passaggio 1)
Premere il bottone Invia
Vi verrà rilasciato un codice parziale di 4 cifre ed entro 15 giorni, verrà recapitato all’indirizzo di residenza, una lettera con la restante parte del codice
Aderire al servizio Fatture e corrispettivi
Accedere alla home page di Agenzia entrate e di seguito cliccare sul bottone Area Riservata
Cliccare su Accedi nell’area Entratel/Fisconline (rettangolo rosso)
Accettare le condizioni di utilizzo per iniziare l’utilizzo del sistema (premere Prosegui)
La sigillatura delle fatture corrisponde alla firma digitale ma solo per le B2B e B2C che risulteranno così immodificabili.
Le fatture PA vanno invece firmate digitalmente con il metodo classico
La sigillatura, sostituisce nel nome file xml, il primo 0 del numero di spedizione (vedi immagine)
Questo servizio si adatta bene ad aziende di piccole dimensioni, con numero di fatture emesse limitato.
Procedere con l’adesione al servizio di conservazione
Fatture passive (ricevute)
indicare se si utilizzerà il codice destinatario (se in possesso) o la PEC come canale di ricezione
Fin dal 1 gennaio 2017, BUSSTOP è in grado di emettere fatture elettroniche verso un soggetto privato.
Ad oggi non sono stati ancora chiariti perfettamente alcuni punti ed in particolare i metodi di spedizione del file xml.
In ogni caso, il cliente deve fornirvi un codice univoco, ottenuto iscrivendosi ad una piattaforma diversa dallo SDI (???) che provvederà a far pervenire la fattura al cliente stesso, e l’indirizzo PEC a cui eventualmente spedire direttamente le fatture.
Vediamo dove gestire questi dati
Scheda clienti (privati)
inserimento pec
campo Indirizzo email x fattura (rettangolo rosso)
Inserimento codice univoco
Se il codice univoco viene fornito, inserirlo nel campo indicato dal rettangolo rosso.
Se non viene fornito invece, indicare 7 volte zero (0000000) come nel nostro esempio.
Naturalmente non vanno attivati i flag soggetto pubblico e cod. cup/cig obbligatorio
Alla pagina dei pagamenti, indicare la banca di appoggio per eventuali bonifici, come mostrato in figura
Dovendo distinguere il sezionale tra fatture elettroniche e fatture elettroniche con split payment, accedere ad Archivi – Amministrazione – Azienda – pagina Fattura elettronica ed indicare:
Il prefisso per le fatture e note di credito elettroniche dei privati (P nel nostro esempio) e Il prefisso per le fatture e note di credito per fatture con split payment (cartacee o elettroniche che siano)
Sui metodi di spedizione, ci riserviamo di fornire maggiori notizie, non appena ne entreremo in possesso.